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Listino
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Centocinquant'anni di storia
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V. Leoni
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Il Collegio dei notai di Cremona e le origini dell’archivio notarile
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Tra la seconda metà del Cinquecento e i primi anni del Seicento il Collegio dei notai di
Cremona mette in atto, con l’appoggio e la partecipazione delle autorità governative, iniziative
per garantire una sicura conservazione degli atti dei notai defunti, da un lato, istituendo presso il
Collegio stesso un archivio dei notai, dall’altro, ingiungendo a privati e professionisti di notificare
con precisione le scritture in loro possesso. L’archivio – nel Settecento ampliato e dotato di una
nuova sede – era gestito in base ad un preciso regolamento, mentre alla metà del Seicento Francesco
Bresciani, prefetto dell’archivio, produsse un accurato repertorio, successivamente aggiornato
da un altro inventario nella seconda metà del Settecento. Notifiche e repertori ci consentono perciò
di seguire la trasmissione e le modalità di conservazione delle scritture notarili durante l’Età
moderna, prima dell’istituzione in età napoleonica dell’Archivio generale notarile.
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Parole chiave: Archivi notarili, Collegio dei notai, Cremona, Età moderna.
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During the second half of the 16th century and the first decades of the 17th century the
notary College of Cremona, sustained by state auctorities, operated to guarantee a sure preservation
of the notarial records: the College founded so a notarial public archive and order to
notaries and other people to comunicate if they had notarial acts by themselves. The notarial
archive was regulated by clearly defined rules; at the half of the 17th century the head archivist
Francesco Bresciani wrote a precise inventory, updated by another one during the second half
of the 18th century. Thanks to these declarations and inventories we can follow the ways of
trasmission of notarial records and the processes for their preservation before the establishment,
during Napoleonic age, of the General Notarial Archive.
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Keywords: Notarial Archives, College Notary, Cremona, Modern Age.
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L. R. Cresci
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Provvidenza divina o sorte? Un problema irrisolto nell’opera storica di Leone Diacono
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Il contributo si concentra sul problema ideologico e storiografico rappresentato dall’assassinio
di Niceforo Foca a opera di Giovanni Tzimiskes, esaminando sotto molteplici
prospettive la narrazione di questo evento nell'opera storica di Leone Diacono.
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Parole chiave: Leone Diacono, Sorte, Provvidenza divina, Storiografia drammatica, Ideologia imperiale bizantina.
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The paper focuses on the ideological and historiographic problem of the narration of
the Niceforo Foca murder by John Tzimiskes, examining the report of this event in the historical
work of Leo the Deacon from multiple perspectives.
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Keywords: Leo the Deacon, Fate, Divine Providence, Dramatic Historiography, Byzantine Imperial Ideology.
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D. Debernardi
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I papiri della Società Ligure di Storia Patria
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Prima edizione dei papiri greci della Società Ligure di Storia Patria.
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Parole chiave: Iliade, tessitura, Egitto, Genova, Girolamo Vitelli, III secolo d.C.
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First edition of Greek papyri kept by Società Ligure di Storia Patria.
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Keywords: Ilias, Weaving, Egypt, Genoa, Girolamo Vitelli, IIIrd Century AD.
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C. Drago Tedeschini
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Le societates officii scriptoriae nei libri instrumentorum dell’Archivio della Romana Curia (1508-1510)
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L’officium scriptoriae rappresentava la principale mansione del Collegio degli scrittori
dell’Archivio della Romana Curia fondato da Giulio II nel 1507 ed era un incarico vacabile e
venale con possibilità di resignatio. L’edizione critica di sei contratti di societates officii scriptoriae
conservati nei libri instrumentorum prodotti dal Collegio, scritti tra il 1508 e il 1510 cioè
prima della grande diffusione della venalità delle cariche tipica dell’età di Leone X, offre nuovi
dati sulle modalità di acquisto dell’officium e sul suo effettivo esercizio in relazione con le carriere
di alcuni scriptores.
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Parole chiave: Societates officiorum, Archivium Romanae Curiae, officium scriptoriae, libri instrumentorum, Iulius II.
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The officium scriptoriae represented the main occupation of the Writers’Collegium in
the Archivium Romanae Curiae founded by Iulius II in 1507: it was a venal office granted for
life with possibility of resignatio. The critical edition of six contracts of societates officii scriptoriae
kept in the libri instrumentorum produced by the Collegium, written between 1508 and
the 1510, that is to say before the great diffusion of the offices’venality, tipical of Leo X’s age,
offers new information about how to acquire the officium and how to effectively practice it in
relation to some scriptores’careers.
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Keywords: Societates officiorum, Archivium Romanae Curiae, officium scriptoriae, libri instrumentorum, Iulius II.
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B. Fadda - A. Moi - M. Palma - A. Pergola - R. Poletti - M. Rapetti - C. Tasca
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Laocoontis simulacrum hoc … vidi: una nota manoscritta nell’incunabolo 15 della Biblioteca Universitaria di Cagliari
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La Biblioteca Universitaria di Cagliari conserva 225 incunaboli contenuti in 208 volumi,
stampati tra il 1473 e il 1500. Tra questi, l’incunabolo 15, l’Orthographia di Giovanni Tortelli
(1493 aprile 12, Venezia, Filippo Pincio), rivela un’interessante annotazione manoscritta del
XVI secolo, consistente in una delle prime attestazioni della ‘musealizzazione’ del gruppo
scultoreo del Laocoonte nel cortile del Belvedere, immediatamente dopo il suo rinvenimento
e precedentemente alle prime operazioni di restauro. Il ritrovamento di tale testimonianza è
avvenuto nell’ambito del progetto Incunaboli a Cagliari, attualmente in via di conclusione,
che prevede la descrizione dei singoli esemplari dando conto degli aspetti testuali e materiali
in quanto tali e non solo come rappresentanti degli impianti allestiti dai prototipografi.
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Parole chiave: Laocoonte; Incunaboli; Catalogazione; Paleografia.
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The Biblioteca Universitaria keeps 225 incunabula included in 208 books, printed between
1473 and 1500. The incunabula 15 in particular, the Orthographia of Giovanni Tortelli
(1493 april 12, Venice, Filippo Pincio), reveals an interesting handwritten note from the 16th
century, concerning the first placing of the sculpture group of Laocoonte in the Belvedere
Courtyard in Rome. This testimony has been discovered in the context of the Incunaboli a
Cagliari project, currently underway. It consists in a innovative metodology to describe incunabula
as an unicum halfway between manuscripts and printed books.
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Keywords: Incunabula; Catalogue; Palaeography.
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B. Fadda - C. Tasca
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La Sardegna giudicale nell’Archivio del Capitolo di San Lorenzo di Genova e un ‘nuovo’ documento di Barisone I d’Arborea
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Il presente contributo è incentrato sullo studio dei documenti relativi alla Sardegna conservati
presso l’Archivio del Capitolo di San Lorenzo di Genova. Nella prima parte del lavoro si
propone un riepilogo dei principali studi relativi ai rapporti intercorsi fra la Sardegna e Genova fra
l’XI e il XIII secolo, segue un dettagliato repertorio archivistico esito dello studio diretto dei 14
atti registrati nel Liber Privilegiorum Ecclesiae Ianuensis. La seconda parte del saggio è incentrata
sull’analisi di un atto sciolto, confluito di recente nella serie Pergamene non inventariate del medesimo
archivio genovese, del quale viene offerta anche l’edizione diplomatistica.
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Parole chiave: Sardegna, Genova, Diplomatica, Archivi.
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The present study focuses on the documents concerning Sardinia among those kept in the
Archivio del Capitolo di San Lorenzo di Genova. The 1st part of this work aims to summarize the
principal studies concerning the relationship between Sardinia and Genoa throughout the 11th
and the 13th century. This summary is focused by a detailed ‘archival repertoire’ which is the result
of the direct study of the 14 acts registered in the Liber Privilegiorum Ecclesiae Ianuensis.
The second part of the essay is about the analysis of a single act which was recently included in
the serie Pergamene non inventariate of the same archive comprehensive of its diplomatic edition.
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Keywords: Sardinia, Genoa, Diplomatic edition, Archives.
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R. Ferrante
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Legge, giustizia, e sovranità nella Francia del secondo Cinquecento. Appunti per una storia della ‘legalità’ in Europa continentale
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La storia del diritto dell’età moderna, e in specie la storia degli strumenti legislativi, ha come
importanti fattori lo sviluppo dell’esperienza giurisprudenziale e l’evoluzione del pensiero
politico-giuridico lungo il XVI secolo. Il Parlamento di Parigi (le sue prassi e le sue procedure) è
da questo punto di vista un’istituzione di particolare importanza. Gli scontri tra il monarca e questa
corte suprema furono frequenti, concludendosi spesso con la prassi del ‘lit de justice’, imposizione
della volontà del re e di una particolare visione dell’autorità sovrana. In questa esperienza
giuridico-istituzionale possono essere individuate le tracce dell’evoluzione della ‘legalità’ in Europa
continentale.
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Parole chiave: legge, giustizia, sovranità, legalità, Parlamento di Parigi.
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The early modern legal history, and especially the history of the law sources, has a necessary
focus on the jurisprudential experience and on the legal (and political) culture of the 16th
Century. The Parliament of Paris, and his practices and proceedings, is a fundamental institution
of this framing. The clashes between monarch and court were frequent, and often terminated
by imposing the ‘lit de justice’, that is the fullfilment of the king’s will and of a particular vision
of the royal authority. In this experience we can discover some traces of the ‘legality’ in
his becoming in continental Europe.
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Keywords: Law, Justice, Sovereignity, Legality, Parliament of Paris.
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P. Fontana
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« Lo specchio della vita » di madre Maria Agnese di Gesù (1693-1761). Monachesimo femminile e direzione spirituale nel Carmelo genovese del Settecento
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In questo contributo si affronta la vita e la spiritualità di una religiosa carmelitana genovese,
Maria Agnese di Gesù (al secolo Francesca Pinceti 1693-1761) . Dopo aver ricostruito le
origini del Carmelo a Genova tra il Sedicesimo e il Diciassettesimo secolo si passa a studiare i
testi che ci riferiscono dell’esperienza spirituale della Pinceti. In specie si trascrivono la Vita,
arrivata in un manoscritto conservato presso il monastero delle carmelitane di Genova e le
lettere di direzione spirituale inviate alla religiosa del religioso agostiniano Carlo Giacinto di
Santa Maria (1658-1721). Da tali manoscritti emergono temi delle spiritualità dell’epoca sia
carmelitana sia genovese: la devozione mariana, il culto delle reliquie, l’artigianato di convento
e le forme di preghiera.
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Parole chiave: Carmelo, Vita religiosa femminile, devozione mariana, spiritualità.
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The subjects of this article are the life and spirituality of Genoese Carmelite nun Maria
Agnese Pinceti (born Francesca Pinceti 1693 - 1761). After discussing the origins of Genoa’s
Carmel between the sixteenth and seventeenth century, the article will focus on the papers
that informed us on Pinceti’s life. In specific, the article focuses on Pinceti’s life – narrated in
a manuscript preserved at the Carmelitan monastery in Genoa – as well as on the letters she
received from the Augustinian father Carlo Giacinto di Santa Maria (1658 - 1721). Both
Carmelitan and Genoese spirituality of that era emerge as key subjects of the manuscript,
with themes including the Marian devotion, the cult of relics, the craftsmanship inside the
convent and the multiple forms of prayers.
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Keywords: Carmel, Female Religious Life, Marian Devotion, Spirituality.
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M. Fortunati
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Mediazione ed arbitrato a Savona nel primo basso medioevo
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Il saggio si propone di illustrare, attraverso la testimonianza delle fonti notarili savonesi
finora edite, alcuni aspetti della giustizia arbitrale comunale nel primo basso medioevo
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Parole chiave: Arbitrato, Giustizia, Notaio, Savona.
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The edited notarial sources of Savona are used in this paper to define some aspects of
the arbitration forms of justice in the Midle Ages.
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Keywords: Arbitration, Justice, Notary, Savona.
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F. Franchini Guelfi
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Nuovi documenti per Francesco Maria Schiaffino in San Siro a Genova-Nervi e per il patrimonio artistico della casaccia di Santa Maria di Caprafico
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La scoperta di una inedita documentazione (nell’Archivio di Stato di Genova e nell’archivio
della chiesa parrocchiale) sulla cappella del Crocifisso nella chiesa parrocchiale di San Siro di Genova
Nervi ha permesso di assegnare allo scultore genovese Francesco Maria Schiaffino la grandiosa
struttura marmorea dell’altare e le statue in marmo bianco (1753-1758) che affiancano il
Crocifisso in legno policromo di scuola maraglianesca. Nel 1759 la confraternita dei 72 Discepoli,
patrona della cappella, fece poi eseguire da Giovanni Agostino Ratti gli affreschi della volta con la
Resurrezione di Cristo e dal quadraturista Rocco Costa i trompe-l’oeil architettonici sulle pareti.
Sul pavimento davanti alla cappella è tuttora visibile la lastra tombale dei confratelli. La confraternita
faceva anche parte dell’oratorio della ‘casaccia’ di Santa Maria di Caprafico di Nervi, noto dalla fine
del Quattrocento quando lo scultore Giovanni Gaggini aveva fornito la balaustra marmorea
del presbiterio (1495, non più esistente). L’oratorio, che conserva un altare in marmi policromi di
Gaetano Gallo (1745-1748), nel 1758 aveva fatto realizzare un organo (oggi non più esistente)
dal celebre organaro Tomaso Roccatagliata. Oltre alla nota statua settecentesca dell’Assunta in
legno policromo, la confraternita possiede un Crocifisso processionale (1762) di un allievo del
Maragliano, con una croce decorata da figurazioni in argento datate 1823 col punzone torretta, e
un corredo di splendidi tabarrini settecenteschi in velluto cremisi con ricami a filo d’oro e
d’argento acquistati nel 1853 dal distrutto oratorio genovese di San Giacomo delle Fucine.
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Parole chiave: Francesco Maria Schiaffino, Giovanni Agostino Ratti, scultura marmorea, confraternita.
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The discovery of unpublished documentation (in the Archivio di Stato di Genova and in
the parish archives) on the chapel of the Crucifix in the parish church of San Siro in Genova
Nervi has enabled to attribute to the Genoese sculptor Francesco Maria Schiaffino the great
marble structure of the altar and the statues in white marble (1753-1758) at the side of the polychrome
wooden crucifix of the Maraglianesca school. In 1759 the confraternity of the 72 Disciples,
patrons of the chapel, entrusted Giovanni Agostino Ratti with the task to paint the frescoes
of the vault with the Resurrection of Christ and to the quadraturist Rocco Costa the architectural
trompe-l’oeils on the walls. On the floor, in front of the chapel, the tombstone of the
brothers is still visible. The confraternity was also part of the oratory of the ‘casaccia’ of Santa
Maria di Caprafico di Nervi, known from the end of the fifteenth century when the sculptor
Giovanni Gaggini had provided the marble balustrade of the presbytery (1495, no longer existing).
The oratory, which preserves an altar in polychrome marble by Gaetano Gallo (1745-1748),
in 1758 had an organ (no longer existing) made by the famous organist Tomaso Roccatagliata. In
addition to the famous eighteenth-century statue of the Assumption in polychrome wood, the
confraternity has a processional Crucifix (1762) by a pupil of Maragliano, with a cross decorated
with silver figures dated 1823 with the turret punch, and a set of splendid eighteenth-century
velvet tabarrini in crimson with gold and silver thread embroidery purchased in 1853 from the
now destroyed Genoese oratory of San Giacomo delle Fucine.
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Keywords: Francesco Maria Schiaffino, Giovanni Agostino Ratti, Marble Sculpture, Confraternity.
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S. Gardini - M. Giacomini
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Venticinque anni di consumi e produzioni culturali: aspetti quantitativi e spunti qualitativi dal database della sala di studio dell’Archivio di Stato di Genova (1991-2016)
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L’articolo analizza, su base prevalentemente statistico-quantitativa, le caratteristiche e le
attività dell'utenza dell’Archivio di Stato di Genova tra il 1991 e il 2016 al fine di delineare
modelli di comportamento consolidati nel ricorso alla memoria archivistica da parte di individui
e comunità.
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Parole chiave: Studi sull’utenza; Patrimonio archivistico; Archivio di Stato di Genova.
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The article analyzes, mainly on a statistical and quantitative basis, the characteristics and
activities of the Genoa State Archive’s users between 1991 and 2016 in order to outline consolidated
behavior patterns in the use of archival memory by individuals and communities.
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Keywords: User Studies; Archival Heritage; Genoa State Archives.
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B. M. Giannattasio
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Il cibo ed i Romani: un rapporto complesso
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Il cibo ha grande importanza per i Romani. Le fonti letterarie forniscono alcune indicazioni;
minori le informazioni da scavi archeologici. Il quadro che si evidenzia è complesso e
spesso ambiguo.
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Parole chiave: cibo, potere politico, vita quotidiana, morte.
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Food is very important for Romans. Literary sources provide with some indications;
information from archaelogical excavations are less. The resulting picture is complex and often
ambiguous.
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Keywords: Food, Politics, Daily Life, Death.
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A. Graziani
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« Si è risposto a Lutero e si risponde ogni giorno agli eretici »: Pier Maria Giustiniani l’antijustificateur
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Pier Maria Giustiniani fut évêque de Sagone, en Corse au moment où l’île rentra en
révolution en 1729. Cette situation le mit en position de porter la contradiction contre les
pamphlétaires corses qui occupèrent le devant de la scène, Giulio Matteo Natali, auteur du
Disinganno et Don Gregorio Salvini, qui signa en 1758 la Giustificazione. Il opposa aux tenants
de la remise en cause de l’ordre génois dans l’île, présenté comme tyrannique, une doctrine
empruntée à saint Paul et à l’évêque Jacques-Bénigne Bossuet, prônant un respect absolu
envers les autorités de la République.
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Keywords: Evêque, Révolution, Corse, Brochure, Saint Paul, Bossuet.
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Pier Maria Giustiniani was bishop of Sagone, in Corsica at the time when the island
went into revolution in 1729. This situation put him in a position to bring the contradiction
against the Corsican pamphleteers who occupied the front of the scene, Giulio Matteo Natali,
author of Disinganno and Don Gregorio Salvini, who signed the Giustificazione in 1758.
He opposed to the tenants of the questioning of the Genoese order on the island, presented
as tyrannical, a doctrine borrowed from Saint Paul and from the bishop Jacques-Bénigne Bossuet,
advocating an absolute respect towards the authorities of the Republic.
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Keywords: Bishop, Revolution, Corsica, Pamphlet, Saint Paul, Bossuet.
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A. Grossi
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Le cariche comunali lodigiane fino al 1300: note a margine degli Atti del comune di Lodi
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L’edizione critica del Liber iurium (2004) e degli Atti del comune (2016) offre agli studiosi
un corpus finalmente completo che raccoglie la documentazione prodotta e ricevuta dal
comune di Lodi fino a tutto il XIII secolo: è ora possibile ricostruire strutture e cariche comunali
e i diversi tipi di documenti ad esse afferenti. In questa sede si passano sistematicamente
in rassegna le cariche comunali che compaiono in tale corpus di edizione in funzione
del loro ruolo nella produzione dei documenti.
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Parole chiave: Documenti, Comune, Lodi.
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The critical edition of the Liber iurium (2004) and Gli atti del comune (2016) offers
scholars the ultimate collection of the documents issued and received by the commune of
Lodi until the end of the 13th century: it is now possible to reconstruct communal structures
and officials and the different types of documents related to them. This paper sytematically
examines communal offices mentioned in the aforementioned editions, as regards their role in
issuing the documents.
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Keywords: Documents, Commune, Lodi.
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P. Guglielmotti
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La storia dei ‘non genovesi’ dall’anno 2000: il contributo dei medievisti attivi nel contesto extraitaliano agli studi sulla Liguria
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L’articolo fornisce una rassegna degli studi su Genova e la Liguria medievali condotti – e
pubblicati per lo più in una lingua diversa dall’italiano – in contesti accademici non italiani a
partire dal 2000, anche concentrandosi sul problema specifico della selezione delle fonti.
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Parole chiave: Genova, Liguria, Storiografia, Fonti.
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The article provides a review of scholarly literature on medieval Genoa and Liguria elaborated
– and published mostly in a language different from Italian – in non Italian academic
contexts since 2000, also by focusing on the specific problem of the selection of sources.
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Keywords: Middle Ages, Genoa, Liguria, Historiography, Sources.
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S. Macchiavello
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Repertorio dei notai a Genova in età consolare (1099-1191)
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Il repertorio è incentrato su notai che in piena età consolare hanno lasciato almeno una
attestazione concreta dell’attività svolta in ambito genovese o dei quali si sia potuto rintracciare
in altre forme l’esistenza. L’elenco dei nomi, organizzato in forma tabellare, è impostato
sia in ordine cronologico, sia in ordine alfabetico. Ai dati identificativi del notaio (nome,
eventuale forma cognominale e titulus professionale) seguono gli estremi cronologici di esistenza
in vita del notaio ed infine arco temporale e consistenza dell’effettiva produzione documentaria.
Il campo delle note racchiude l’apparato documentario che rimanda dapprima
all’esercizio professionale e di seguito al profilo biografico.
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Parole chiave: Repertorio di notai; Notai; Secolo XII, Genova.
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The repertoire focuses on notaries who, in consular age, have left at least a concrete
evidance of their activity carried out in the Genoa area or whose existence has been found in
other forms. The list of names, organized in tabular form, is set both in chronological and in
alphabetical order. The notary’s identification data (name, possible last name and professional
titulus) are followed by the chronological references of the life of the notary and finally by
the time frame and by the actual documentary production. The notes field contains the
documentary apparatus that refers first to the professional practice and then to the biographical
profile.
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Keywords: Notaries Repertoire; Notaries; XIIth Century, Genoa.
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M. L. Mangini
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Parole e immagini del perduto Liber instrumentorum porte Cumane (Milano, metà del secolo XIII)
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Il contributo presenta l’analisi della coperta floscia di un registro del monastero di
Sant’Ambrogio di Milano (1283) recante parole – titolo e indice – e immagini – due stemmi
araldici di porta Comasina di Milano e una scrofa semilanuta, creatura leggendaria adottata fino
al periodo visconteo quale simbolo fondativo della città di Milano – riferibili a un perduto
Liber instrumentorum porte Cumane, databile alla metà del secolo XIII, unico testimone duecentesco
della produzione seriale su registro del comune di Milano. Attraverso l’analisi codicologica
e storico-istituzionale viene ricostruito il contesto di primitiva destinazione della coperta,
si esaminano le scritture e i disegni su di essa visibili e per loro tramite si ipotizza il
contenuto e la struttura del liber perduto; infine si individua il momento in cui la membrana è
stata prima defunzionalizzata e poi riconsiderata quale materiale anodino da ‘piegare’ a un
nuovo scopo tegumentario.
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Parole chiave: Registri, comune di Milano, monastero di Sant’Ambrogio, secolo XIII.
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The paper aims to analyze a reused limp vellum binding of a S. Ambrogio monastery register
of Milan (1283). On this parchment we can see words – title and sumary – and drawinings –
two heraldic coats of arms of Porta Comasina in Milan and a semi-woody sow, a legendary animal
adopted until the end of the Visconti kingdom as a founding symbol of Milan –. These
words and drawinings refere this reused limp vellum binding to the lost Liber instrumentorum
porte Cumane, datable back to the middle of the 13th century. This bookbinding is the only
survived witness of the 13th century registers of the municipality of Milan. The codicological
and historical-institutional study aims to understand the context of the primitive use of the
bookbinding and through the analysis of its texts and drawings to hypothesize the content
and structure of the lost Liber. Finally, the paper provides a hypothesis on the moment when
the membrane was first discarded and then considered as reuse material.
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Keywords: Registers, City of Milan, Monastery of Sant’Ambrogio, XIIIth Century.
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P. Massa
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La gestione tecnico-organizzativa di un ‘edificio da carta’ a metà Seicento
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Sulla base dei dati contabili seicenteschi relativi a ‘edifici da carta’ situati lungo i torrenti
della zona di Genova-Voltri vengono messse in rilievo le caratteristiche produttive, i costi di
materie prime e manodopera e i complessi rapporti tra mercanti e maestri cartai. Le molteplici
varietà di carta prodotta risultano prevalentemente destinate all’esportazione.
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Parole chiave: Contabilità aziendale, Industria manifatturiera, Carta, Costi di produzione.
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This work presents the results of the analysis of the data stored in two accounting
books concerning the production of paper in the 17th century, in two “paper buildings” located
in Voltri, between the Leira and Cerusa creeks. This in area where paper production,
mainly destined to the export market, flourisched for centuries.
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Keywords: Accounting, Manufacturing Industry, Paper, Costs.
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P. Merati
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Produzione e conservazione documentaria tra X e XI secolo in area lariana: il notaio Teodevertus e la sua clientela laica
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L’archivio della chiesa di S. Eufemia dell’Isola Comacina contiene una trentina di documenti
risalenti al X secolo e inerenti transazioni fondiarie fra laici: tale circostanza, insolita
nel panorama della conservazione documentaria, permette di far luce su aspetti particolari.
Spicca per produttività il notaio Teodevertus, del quale si può seguire la carriera, caratterizzata
da perizia giuridica e capacità di affermarsi in ambienti diversi. Dagli atti da lui rogati emerge
l’immagine di una clientela di proprietari laici di medio livello sociale, i quali hanno dimestichezza
con la documentazione, sono in grado di conservarla e soprattutto di utilizzarla in diverse
occasioni.
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Parole chiave: notaio, X secolo, laici, alfabetizzazione, documenti.
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The archive of the church of Sant’Eufemia dell’Isola Comacina contains about thirty
documents dating back to the Xth Century and related to land transactions between lay people.
This circumstance, unusual in the field of documentary conservation, allows us to shed
light on some particular aspects. The notary Teodevertus stands out for his productivity: we
can follow his career, distinguished by legal competence and ability to establish himself in
different places. From the documents he drew emerges the image of a clientele made of lay
landowners who belonged to a middle social level, were familiar with documents, were able to
preserve them and above all to use them in various situations.
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Keywords: Notary, Xth Century, Lay People, Literacy, Documents.
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B. Montale
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Politica e amministrazione a Genova dall’Unità a Porta Pia
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Breve affresco storico sulla Genova ‘cavouriana’ nel primo decennio dell’Unità d’Italia.
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Parole chiave: Cavour, Mazzini, politica marittima, giornalismo, Genova, Torino, XIX secolo.
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Brief historical fresco about ‘cavourian’ Genoa in first decade after Unità d’Italia.
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Keywords: Cavour, Mazzini, Maritime Policy, Journalism, Genoa, Turin, XIXth Century.
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A. Nicolini
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Nel porto di Savona, 1500-1528: una finestra sul Mediterraneo?
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Basandosi soprattutto su documenti savonesi e nella prospettiva dell’armamento navale,
questo studio analizza un aspetto del cruciale passaggio dell’economia genovese da commerciale
a finanziaria, avvenuto fra Quattro e Cinquecento. La progressiva diminuzione delle navi
liguri nel porto di Savona, e il corrispondente marcato aumento di quelle atlantiche (soprattutto
basche), dimostrano chiaramente il declino dell’armatoria genovese, precoce indice di
cambiamento e del successivo declino economico italiano nell’Età Moderna.
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Parole chiave: Storia economica, Genova, Savona.
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Being mainly based on Savonese documents and in a perspective of naval armament, this
study explores a feature of the crucial changeover of Genovese economy from trade to finance,
occurred between 15th and 16th centuries. Progressive decrease of Ligurian ships in Savonese
harbour, and corresponding marked increase of Atlantic ones (especially Basque), clearly
show decline of Genoese fleet, as an early indicator of change and of the subsequent economic
downfall of Italy during the Modern Age.
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Keywords: Economic History, Genoa, Savona.
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